Truffati dalla Cooperativa

Mafia capitale – COOP Lazio – Pd

25 Agosto 2015
di mikelee
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Lettera aperta a Giuliano Poletti

Roma 31 luglio 2015,

Siamo 216 cittadini che non scrivono a lei/Ministro del Lavoro, ma a Giuliano Poletti presidente nazionale della LegaCoop negli anni 2002-2014.

Sono quegli stessi anni in cui la nostra cooperativa, il ‘Deposito Locomotive San Lorenzo di Roma’, ha finito con l’abbandonarci tutti sul ciglio della strada, dopo avere fatto sparire

oltre 3 milioni di nostri euro, da noi depositati nelle sue casse come prestito sociale o come quote per l’acquisto della casa.

Una cooperativa, questa nostra, che Lei conosce e conosceva bene, avendola praticamente sotto casa e con la sede ospitata nei locali dell’Associazione Italiana Casa

(AIC) di via Meuccio Ruini, a Colli Aniene. E oggi anche Lei – come noi – non ha dubbi che il comportamento di questa cooperativa sia stato gravemente colpevole, se è vero che

il suo presidente, Santino Dei Giudici, si trova agli arresti domiciliari così come è agli arresti domiciliari il diretto responsabile di riferimento, il presidente della LegacoopLazio,

Stefano Venditti.

Ma Lei non conosceva proprio quei due signori? Nessuno Le aveva mai fatto cenno del progressivo (e fraudolento) tracollo della società? Neppure nessuna notizia

dell’interessamento di Salvatore Buzzi, per ‘riequilibrare’ la vicenda?

Da 12 mesi stiamo protestando e reclamando, in ogni modo e in tutte le sedi. Alla fine abbiamo pensato a Lei. La stiamo cercando con l’invio di documenti, telefonate e varie

mail dal 19 maggio scorso. Solo per essere ricevuti. Per parlare e avere spiegazioni.

Teme qualcosa? Ha paura di domande indiscrete? Non vuole aiutarci a ricordare alla “sua” Lega (perché è ancora sua, politicamente) che ha almeno un dovere di giustizia verso di

noi, semmai della ‘solidarietà’ avesse perso le tracce?.

Presidente Poletti, ma è possibile che – sempre e ogni volta – la verità e l’equità verso i cittadini debbano essere ristabilite solo per via giudiziaria?

Firmato: i 216 soci della ‘Società Cooperativa Deposito Locomotive San Lorenzo Roma’

25 Agosto 2015
di mikelee
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Il Fatto Quotidiano, 3 luglio 2015

Cooperative, trenta anni di ricchi finanziamenti a partiti e uomini politici

di Stefano Iannaccone e Giorgio Velardi

ffCi sono quelle che finanziano direttamente la campagna elettorale di un singolo politico, foraggiandolo a seconda che si tratti di elezioni europee, regionali o nazionali. E quelle che i soldi li danno al partito, ripetutamente, con bonifici intestati alle articolazioni periferiche sparse lungo tutta la penisola. Tanto per non fare torto a nessuno. Il caso della Cpl Concordia, la storica coop modenese colosso nel settore dell’energia e del gas al centro dell’inchiesta della procura di Napoli sulle presunte tangenti per la metanizzazione dell’isola di Ischia che ha portato all’arresto del sindaco della città, Giuseppe Ferrandino (Partito democratico), è solo l’ultimo affaire che vede una cooperativa finire sui giornali per aver elargito soldi alla politica.

SOLDI SOLDI – Negli ultimi trent’anni, da quando cioè esistevano ancora la Democrazia cristiana – che fra il 1987 e il ’92 ha ricevuto quasi mezzo miliardo di lire dal Consorzio Emiliano Romagnolo fra le cooperative di produzione e lavoro, liquidato nel 2014 –, il Partito comunista e quello socialista, sono centinaia quelle che hanno contribuito ad oliare il meccanismo e a finanziare la politica. Spesso al centro di grandi scandali, come quello che ha coinvolto la “29 giugno” di Salvatore Buzzi nell’indagine “Mafia Capitale”. La gran parte delle volte in silenzio e senza che alcuno avesse da ridire. Con un grande fiume di denaro tutto regolarmente registrato e documentato negli uffici della Camera dei deputati come la legge prevede, con dichiarazioni congiunte di eroganti e riceventi. Migliaia di contribuzioni nelle quali le coop fanno la parte del leone. Ci sono infatti le piccole società cooperative di paese o di quartiere che, con somme di piccolo taglio, finanziano candidati e liste. Ma ci sono anche i colossi, a cominciare da quelli storicamente insediati nelle roccaforti della sinistra: le famose coop rosse, autentico polmone finanziario della sinistra. Continua a leggere →

15 Giugno 2015
di mikelee
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Ma la LegaCoop cos’è, senza solidarietà? – Giuliano Ligabue

Ma la LegaCoop cos’è, senza solidarietà?

Parlare di ‘cooperazione’, dire ‘cooperativa’ è richiamare alla mente sentimenti e sensazioni di vicinanza e solidarietà, intravedere gruppi organizzati e movimenti collettivi, fino a lambire l’ideologia: un popolo che avanza-quarto Stato, Pellizza da Volpedo…

E, in effetti, con un tuffo nel passato quasi recente – almeno dalla rivoluzione industriale del primo Ottocento – ci imbattiamo in classi lavoratrici impegnate a costruire i loro rapporti solidaristici in organizzazioni di “mutuo soccorso” al fine di tutelare la vita dei più indifesi: dalla salute all’abitazione, ai consumi; fino a trasformarsi in una vera e propria economia cooperativa. Alla base, un concetto semplice: ricevere e coordinare l’apporto economico di ognuno per poterlo restituire con dei vantaggi: un guadagno monetario, un’abitazione.

Nel nostro Paese, il moltiplicarsi delle cooperative in ogni settore sfocerà, a fine secolo (1893) in un’unica, grande organizzazione: la Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue. Da quell’alveo si

dirameranno, nel solco delle due più diffuse ispirazioni ideali nazionali, la “Confcooperative” (cattolica) e la “Lega delle Cooperative” (socialista).  Alle due e a tutte le altre, grandi e piccine, la Costituzione italiana (art.45) riconoscerà “la funzione sociale”, ma precisando che dovranno operare “senza fini di speculazioni private”. Su questa spinta, la LegaCoop arriverà a scrivere una ‘carta dei valori’ cadenzata in ben 21 punti. Continua a leggere →