Truffati dalla Cooperativa

Mafia capitale – COOP Lazio – Pd

11 Febbraio 2016
di mikelee
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Coop Di Nettuno

Mi manda Rai tre dopo la puntata del 17 settembre 2015 basata su noi truffati della Deposito Locomotive Roma San Lorenzo e quella dedicata il 17 dicembre ai lavoratori e pensionati truffati dalla Coop ca ha raccolto una ulteriore denuncia di cittadini truffati da una coop a Nettuno. Per vedere quest’ultima denuncia clicca:

19 Gennaio 2016
di mikelee
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Coop, l’ira dei consumatori una trasmissione di Oscar Giannino

Coop, l’ira dei consumatori
“Risparmio tradito non solo nelle quattro banche commissariate, con migliaia di piccoli e grandi investitori rimasti con un pugno di mosche in mano dopo l’azzeramento delle obbligazioni derivate e delle azioni. Ora la crisi di alcune cooperative fa rischiare la stessa sorte ai depositanti del prestito soci che rischiano di subire la stessa sorte dei risparmiatori/investitori delle banche Etruria, Banca Marche, CariFerrara, CariChieti.

Ne parliamo con Gianni Zorzi, responsabile banche ed assicurazioni di Federconsumatori del Friuli Venezia Giulia e Tommaso Angelillo, portavoce del comitato dei soci prestatori della Cooperativa carnica di consumo”.

RADIO 24 “la versione di Oscar” puntata del 23/12/2015

Clicca: http://www.radio24.ilsole24ore.com/programma/versioneoscar/trasmissione-dicembre-2015-170511-gSLAl3DbTB

22 Dicembre 2015
di mikelee
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Gli auguri dei soci cooperatori al Presidente del Consiglio dei Ministri

E’ tempo di auguri e tutti li fanno a tutti, almeno formalmente.
Qualche giorno fa mi è capitato di dovere rispondere ai soci di una Cooperativa Edilizia di Roma, i quali hanno prosciugato tutti i loro risparmi per darli alla Società, anche a titolo di prestito sociale.
Questi soci avevano creduto nei principi mutualistici e della solidarietà, perché vissuti in famiglie semplici di onesti lavoratori.
Ma v’é di più, in quanto la fiducia dei soci era stata alimentata dalle assicurazioni di eminenti rappresentanti politici e dai riconoscimenti istituzionali tributati allo stesso presidente della Cooperativa.
Quella sana fiducia dei soci, tuttavia, è stata mal ripagata, perché d’un tratto si è scoperto che la Cooperativa non aveva più i soldi versati dai soci, non aveva realizzato le case loro promesse, non aveva più l’appoggio dei politici che in precedenza erano apparsi gratuitamente altruisti.
Le Istituzioni, poi, si sono ricredute e, dalle precedenti onorificenze elargite al presidente della Cooperativa, si è passati agli arresti dello stesso, eseguiti nell’ambito dell’inchiesta su mafia capitale (sono emersi intrecci economici, tuttora poco chiari, tra la cricca politico-mafiosa e la dirigenza della Cooperativa).
L’afflizione di questi soci mi è sembrata considerevole, non tanto per la perdita economica, ma soprattutto a causa dell’umiliazione subita per avere riposto la loro fiducia nei principi di mutualità e solidarietà, senza poi avere ricevuto alcuna tutela dalle Istituzioni che su quei medesimi principi fondano la loro ragion d’essere.
Certamente uno smacco insopportabile!
Le succitate Istituzioni, infatti, d’un tratto si sono accorte della mala gestio della Cooperativa e prontamente hanno applicato la legge mettendola in liquidazione coatta, come dire hanno applicato rigorosamente il vecchio detto popolare napoletano “chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato, scurdàmmoce ‘o ppassato…”.
Ho detto a quei soci che non funziona proprio così e che l’Italia è una democrazia fondata sulla Costituzione, sicché ciascun cittadino è tutelato dalle leggi, anche nei confronti delle Istituzioni che con la loro omissione hanno arrecato un danno.
Per cominciare, ho detto ai soci di rivolgere al Presidente del Consiglio dei Ministri un sincero augurio di “buona Costituzione e conseguenti Leggi per il nuovo anno“.
L’art. 12 della Costituzione Italiana recita testualmente: “La Repubblica riconosce la funzione sociale della Cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La Legge ne promuove e favorisce l’incremento con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli il carattere e le finalità...”.
Ebbene, le Leggi sui controlli esistono, ma con quale efficacia? Come può accadere che una Cooperativa (ma in realtà sono tante!) rastrelli il risparmio dei soci senza le dovute autorizzazioni della Banca d’Italia? Come può accadere che una Cooperativa a finanziamento pubblico impieghi scriteriatamente il danaro dei soci e quello dello Stato e finisca dichiarata fallita? Dove sono finiti i controlli previsti dalla Costituzione?
La risposta dei fatti a queste e ad altre domande non è certo in linea con le disposizioni costituzionali, conseguentemente si deve ritenere che siano le Leggi, ma soprattutto il loro sistema attuativo che non abbiano funzionato e ancor oggi non funzionino.
I soci truffati dalle Istituzioni, dunque, augurino al Presidente del Consiglio dei Ministri di potere intervenire legislativamente affinché possa darsi corso alla corretta applicazione dei principi costituzionali.
L’alternativa appare chiara, in assenza di un intervento risanatore sarà, come spesso accade, la Magistratura a dovere applicare in via risarcitoria gli inviolabili principi costituzionali.
Sarebbe l’ennesimo fallimento della Politica, certamente da non augurarsi.

Avv. Gualtiero Cannavò

14 Dicembre 2015
di mikelee
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Costituito a Parma il Coordinamento nazionale a difesa dei soci delle Cooperative

Faccio parte dei 700 soci prestatori della Cooperativa Nuova Urbanistica di Varese; racconto sinteticamente quanto accadutomi:
 Il 5.7.2014 la Coop. Nuova Urbanistica di Varese ha deliberato di ridurre del 50% e con effetto retroattivo tutti gli interessi sui depositi; lo stesso giorno ha riapprovato il Regolamento per i prestiti sociali il quale all’art. 7, tra l’altro, recita testualmente “Qualora le modifiche riducano i tassi precedentemente applicati, il socio intestatario ha il diritto di recedere dal contratto e di ottenere la chiusura del conto entro 15 giorni dal ricevimento della comunicazione senza alcuna penalità e con l’applicazione delle condizioni contrattuali vigenti prima delle modifiche”. Con una mia nota consegnata a mano entro i termini stabiliti e della quale ho preteso una fotocopia timbrata e firmata per accettazione, ho comunicato alla Cooperativa che non accettavo la decurtazione sugli interessi e che, conseguentemente, come previsto dall’art. 7 del Regolamento, chiedevo il rimborso del mio deposito (tutto il mio TFR e i risparmi accumulati in 42 anni di lavoro). Se la delibera approvata 15 giorni prima ha avuto seguito, il Regolamento riapprovato il medesimo giorno è stato completamente ignorato. La conseguenza è stata che non ho avuto risposte e nemmeno i soldi. Allo stato attuale dopo aver appreso che la Cooperativa ha fatto richiesta di concordato preventivo anche noi soci prestatori abbiamo fondato un Comitato, dato l’incarico ad un legale e ad un commercialista e, ultimissima notizia, il Commissario Giudiziale ci ha comunicato che il 27 gennaio p.v. ci sarà presso il Tribunale di Varese l’adunanza dei creditori.  Informo altresì che il 7 novembre scorso a Parma, presso lo Studio di un notaio locale, è stato ufficialmente istituito un Coordinamento nazionale; maggiori ragguagli potreste chiederli al “Comitato a difesa dei soci Cooperativa di Vittorio di Parma”.
Cordiali saluti.
Vincenzo Caravella

 

 

28 Novembre 2015
di mikelee
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Due libri sulle cooperative edilizie e sulla liquidazione coatta amministrativa

Le cooperative edilizie di abitazione. Gestione amministrativa, vigilanza pubblica e procedure concorsuali autore Gualtiero Cannavò,
Giuffrè Editore, 2007 – 348 pagine

Il testo affronta le tematiche tipiche dell’intero percorso gestionale e realizzativo delle cooperative edilizie, trattando della organizzazione contabile e amministrativa, dei diritti e degli interessi legittimi dei soci , del procedimento di assegnazione degli alloggi, dello scioglimento della società. Non mancano i riferimenti alla responsabilità penale degli amministratori, dei sindaci e dei liquidatori, sia nella fase gestionale che nella fase concorsuale della cooperativa. In particolare nel testo vengono analizzate le normative speciali concernenti: i requisiti soggettivi dei soci e i requisiti oggettivi degli alloggi nelle cooperative edilizie a finanziamento pubblico; il procedimento di assegnazione degli alloggi sociali, con particolare riferimento alla disciplina sugli “immobili da costruire”; la tutela dei diritti e degli interessi legittimi dei soci innanzi alla giurisdizione ordinaria e alla giurisdizione esclusiva amministrativa; il controllo giudiziario e la vigilanza amministrativa cui sono soggette le diverse tipologie di cooperative edilizie. Vengono, inoltre, esposte le problematiche inerenti la redazione del bilancio d’esercizio nelle cooperative edilizie, siano esse a mutualità prevalente, con attività rivolta esclusivamente ai soci ovvero miste, con vendita degli alloggi anche ai terzi. La speciale disciplina dell’imposizione fiscale viene analizzata sia in riferimento alle imposte dirette che a quelle indirette. La problematica dello scioglimento viene affrontata in relazione sia alla liquidazione volontaria che al fallimento e alla liquidazione coatta amministrativa. In appendice al testo, viene proposto il prototipo degli atti più importanti della gestione sociale, quali lo statuto, il regolamento interno, l’appalto, la prenotazione e l’assegnazione degli alloggi.

Liquidazione coatta amministrativa e concordato nelle societa’ cooperative.
Autore   CANNAVO’ GUALTIERO
Anno di edizione 2010  Giuffrè editore
PagineXI – 264

Il volume affronta la tematica della crisi della società cooperativa, i cui effetti determinano lo scioglimento coatto della stessa. Dopo avere delineato gli aspetti generali delle diverse tipologie di rapporti mutualistici, che caratterizzano l’accesso alla procedura della liquidazione coatta amministrativa, l’analisi prosegue con l’esame dei controlli e della vigilanza. Ci si sofferma poi su tutte le fasi applicative della procedura concorsuale: dalla formazione dello stato passivo, alla gestione e liquidazione dell’attivo, fino alla chiusura della liquidazione, esaminando anche gli aspetti derogativi conseguenti alla legislazione propria delle società cooperative.